20-12-2021

Il cervello che mette in moto le idee

Con la nuova generazione di servoriduttori planetari, STOBER presenta attualmente trasmissioni che a parità di potenza e di possibilità di combinazione e opzioni sono le più compatte sul mercato. Un’ulteriore particolarità: ogni serie di motore può essere montata direttamente in ogni grandezza disponibile. Ma chi si nasconde in realtà dietro lo sviluppo di questa generazione all’avanguardia? Uno dei cervelli guida è Artur Wagner, Direttore della divisione Sviluppo riduttori e motori presso lo specialista di trasmissioni di Pforzheim.

Alla SPS 2019 – Smart Production Solutions di Norimberga, STOBER ha presentato per la prima volta la nuova generazione di servomotoriduttori planetari a un pubblico specialistico molto interessato. “Queste soluzioni di trasmissione, a parità di versatilità, sono le più compatte sul mercato. L’utente trae vantaggio dallo spazio di montaggio compatto, da un peso ridotto, da una coppia elevata e di conseguenza da una densità di potenza fino al 65% superiore”, spiega Artur Wagner. Il responsabile dello sviluppo ha svolto un ruolo chiave nella nascita di queste nuove serie. “Poiché l’adattatore motore non è più necessario, il motoriduttore possiede un momento d’inerzia di massa ridotto. Di conseguenza è anche possibile sfruttare appieno la dinamica della trasmissione – un vero vantaggio per i clienti”, afferma Wagner.

Artur Wagner lavora per STOBER da ben 27 anni. L’ingegnere meccanico cominciò la sua carriera presso lo specialista delle trasmissioni di Pforzheim come ingegnere calcolatore nel reparto Progettazione e sviluppo. “Dopo aver introdotto efficacemente un configuratore prodotti, mi sono dedicato alla progettazione e allo sviluppo dei riduttori”, ricorda. Oggi è responsabile della progettazione, dello sviluppo e della relativa elaborazione dei dati tecnici. È responsabile dello svolgimento e dell’organizzazione di progetti spesso del tutto diversi fra loro che rendono il suo lavoro quotidiano vario e molto interessante, come dice lui stesso. “Quali sono i miei temi principali?”, ripete Wagner prima di rispondere. “Mi occupo di mettere a punto nuove idee all’avanguardia insieme a diversi team promuovendo costantemente l’evoluzione della nostra gamma prodotti sempre estremamente versatile”.

Siamo riusciti nell’impossibile
Ci sono state difficoltà o sfide da affrontare per lo sviluppo della nuova generazione? Wagner ci pensa un attimo. “Rispetto alla versione precedente volevamo migliorare le prestazioni e contemporaneamente rendere la struttura più compatta. Ma in nessun caso i costi sarebbero dovuti aumentare”. Wagner e il suo team hanno vinto questa sfida ricorrendo alle nuove tecnologie produttive. Ma questo non era l’unico problema da risolvere: “Volevamo ridurre in generale il numero dei moduli”, afferma. A renderlo possibile sono state una gestione coerente delle varianti e interfacce uniformi.

Quando Artur Wagner cominciò a lavorare per STOBER, non solo trovò velocemente la sua patria professionale, ma anche un maestro: Friedrich Müller che all’epoca per i giovani colleghi era una sorta di mentore. Fu Friedrich Müller a porre la prima pietra della seconda generazione dei servomotoriduttori, ma fu poi Artur Wagner a svolgere il ruolo centrale nello sviluppo. “Con queste serie siamo stati i primi produttori sul mercato ad offrire il riduttore planetario con dentatura elicoidale silenziosa”, riferisce con orgoglio. Ma ormai ciò risale già a 15 anni fa. Era l’ora di passare alla prossima generazione.

Compattezza senza precedenti
Al primo posto nell’elenco dei requisiti: compattezza e prestazioni abbinate a un nuovo design. E Wagner con il suo team è riuscito nell’impresa. La nuova generazione consente all’utente di costruire il suo impianto in modo ancora più compatto aumentando contemporaneamente le prestazioni. Grazie a un’enorme molteplicità di varianti, i costruttori nella fase di progettazione potranno dar vita alla soluzione di trasmissione assolutamente perfetta per ogni caso applicativo. Un motore più piccolo per ottimizzare il rendimento? A questo forse si potrebbe associare anche un azionamento più piccolo, riducendo così anche i costi.

“A ciò si aggiunge il cartellino del modello elettronico ampliato che semplifica enormemente la messa in funzione tramite plug and play sui relativi azionamenti”, spiega Artur Wagner. “I motoriduttori possono quindi essere identificati in modo univoco. Non è più necessario eseguire una complicata parametrizzazione, con il rischio di commettere errori. Di conseguenza l’intera configurazione del sistema sarà molto più veloce”.

Prima o poi ci sarà anche una quarta generazione dei servoriduttori planetari? “Siamo aperti a tutto”, risponde Wagner. Ed è proprio questo che l’ingegnere apprezza del suo datore di lavoro. “Siamo un’azienda a conduzione familiare, i soci sono sempre disponibili al dialogo. Ogni collaboratore, se lo desidera, riceve molto velocemente una grande responsabilità personale”. STOBER sviluppa e produce riduttori da più di 70 anni. A contraddistinguere lo specialista delle trasmissioni sono uno sviluppo innovativo costante e investimenti nelle tecnologie produttive high tech. Ne derivano attività interessanti e varie con sfide sempre nuove. A ciò si aggiunge la collaborazione in un’atmosfera piacevole con i colleghi dei diversi reparti, tanto apprezzata da Artur Wagner. E proprio questo spirito contribuisce al successo dei progetti di sviluppo, come quello per la nuova generazione di motoriduttori. Ecco perché STOBER viene annoverato tra i leader tecnologici.

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